mercoledì 25 gennaio 2012

Cani uccisi in Ucraina per far posto agli europei di calcio.

"Da circa un anno, le autorità ucraine hanno deciso di ripulire le strade da cani e gatti randagi in vista degli Europei di calcio 2012 che si giocheranno in Polonia e in Ucraina.
In particolare le autorità di Kiev e di Lungansk hanno deciso che per dare una nuova immagine alle proprie città, gli animali devono essere uccisi ad ogni prezzo e ad ogni costo.Questa aberrante decisione comporta un massacro senza precedenti puntualmente condotto ogni mattina da impiegati comunali presso parchi e strade con polpette avvelenate, spesso accidentalmente ingerite da ignari cani di proprietà, che muoiono dopo terribili agonie davanti agli occhi attoniti dei loro padroni. Ma la ferocia e la barbarie non terminano qui; oltre al veleno, e alle fucilate, si aggiungono i terribili forni crematori mobili ove gli animali vengono gettati ancora vivi". Estratto dalla Newsletter OIPA del 31 ottobre 2011:CANI UCCISI IN UCRAINA PER FAR POSTO AGLI EUROPEI DI CALCIO].
Dall'inizio di quest'anno, come si legge sul sito ufficiale di OIPA Italia, queste stragi sono state intensificate e hanno iniziato ad interessare anche città lontane dai centri in cui si disputeranno gli Europei e situazioni che non hanno a che fare con il randagismo: è il caso dei rifugi costruiti alle porte di Kiev da un volontario ai quali sono stati appiccati incendi dolosi.

A testimonianza delle stragi ci sono tantissime foto sia sul sito dell' OIPA che sui social network. Non ho inserito le foto nel post perché sono immagini violente (contenuti vietati in questo tipo di blog) e non voglio contribuire alla loro diffusione: secondo me non servono a sensibilizzare l'opinione pubblica, hanno un certo effetto solo su chi ama già gli animali e magari ne possiede qualcuno. Chi non sa cosa vuol dire vivere con un animale in casa non può capire neanche il senso delle foto.

OIPA

 Riteniamoci fortunati di vivere in un Paese dove chi uccide un cane rischia l'arresto da 3 mesi a un anno e una multa da 3000 a 15000 euro.


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