Janusz Korczak

“Il bambino pensa con il sentimento, non con l'intelletto”.

Le perreras spagnole

Non molti sanno cosa sono le perreras: canili municipali spagnoli, luoghi spesso sporchi e sovraffollati, dove i cani vengono stivati l'uno sull'altro in ambienti angusti in attesa della morte. Il dramma è che purtroppo la legge spagnola consente lo sterminio indiscriminato delle povere bestiole anche se si tratta di cani sanissimi e per questo adottabili, dopo pochissimi giorni dell'entrata in perrera. Spesso si tratta di animali di razza perché molti vengono abbandonati lì dalle loro famiglie. Eppure sono costretti a "vivere" in questi veri e propri lager.


Fortunatamente ci sono delle associazioni come "Vita, una zampa per la Spagna" che, non con poche difficoltà, ogni giorno cercano di salvare migliaia di vite organizzando adozioni (e relativi viaggi) in Italia. 


Invito tutti a visitare il sito: potrete vedere le foto dei cani adottabili e di quelli più fortunati che hanno già trovato una famiglia. Moltissimi sono i tanto ricercati taglia piccola (max 5 kg). C'è anche una sezione dedicata alla legislatura vigente in Spagna.


Ovviamente non tutti siamo disponibili all'adozione ma possiamo aiutare in molti altri modi: a parte i concerti e le cene che organizzano periodicamente, possiamo dare una mano con un piccolo contributo all'associazione o anche semplicemente sensibilizzando la gente e diffondendo la conoscenza di questa triste realtà (non tutti infatti conoscono la situazione delle perreras). Se volete potete anche semplicemente diffondere dei volantini (lo trovate QUI) e aiutare così l'associazione a farsi conoscere. 


Anche il più piccolo aiuto è importante.


Vita, una zampa per la Spagna.

Il cimitero dei blog abbandonati

Girovagando nella rete ho trovato moltissimi blog abbandonati. Non si tratta di blog da pochi post (spesso aperti per prova) ma anche di blog che contavano decine di pubblicazioni alla settimana. A parte qualcuno che magari è stato trasferito su un'altra piattaforma o altri che erano evidentemente già morti in partenza, qual'è il motivo per cui un blogger o presunto tale, decide di abbandonare il suo blog? E' possibile che da un giorno all'altro la gente non abbia più niente da dire? E poi perché abbandonare un blog dopo ore ed ore di lavoro. Anch'io ho rallentato un po' perché purtroppo la mia priorità è un'altra ma passo comunque ogni giorno per rileggere quello che ho scritto, per rispondere ad eventuali commenti (è un mio dovere), per controllare se tutto funziona. Forse dipende anche dal motivo per cui si decide di scrivere un blog. Molti magari pensano di arricchirsi con le pubblicità, cosa possibile se si scrive un blog dagli alti contenuti, ma non si può pretendere di guadagnarci qualcosa scrivendo s.......e o dedicandogli poche ore alla settimana. Anche se è relativo perché in giro ci sono pagine dedicate ad argomenti (tipo il guadagno online) che anche avendo pochi contenuti, oltretutto spesso poco attendibili e di scarsa qualità, ricevono migliaia di visite mensili. Io in particolare da questo blog non mi aspetto proprio niente, non è un blog tematico, tratto ciò che mi interessa nel momento stesso in cui lo scrivo, non pretendo neanche di essere una blogger, scrivo solo per rilassarmi, per passatempo, per "archiviare" tutto ciò che penso sia interessante. Tante volte mi è capitato di leggere di sfuggita delle frasi, magari citazioni, o anche degli articoli che poi non ho più trovato. Questo è un buon metodo per tenere "tutto" a portata di mano. 

Voi che ne pensate?

Goethe

"Come raggiungere un traguardo? Senza fretta ma senza sosta"

Madre Teresa

‎"Non smettere mai di correre verso un traguardo, non smettere di essere te stesso, lotta sempre per ciò che desideri. Vivi per la tua vita, ama chi ti ama e aiuta quando puoi; sogna sempre mete impossibili, regalati in ogni istante attimi di vita eterna e in tutto questo immenso vivere racchiudi la magia dell'amore"

Che apatia...

Ci sono delle giornate in cui non si ha voglia di far niente.....